IT Wallet: rivoluzione digitale per i documenti personali in Italia.
L’Italia si appresta a fare un grande salto nel futuro con l’introduzione dell’IT Wallet, il nuovo sistema di portafoglio digitale che permetterà ai cittadini di archiviare e gestire i propri documenti personali direttamente dallo smartphone o altri dispositivi mobili compatibili.
La decisione, presa dal Consiglio dei ministri lo scorso 26 febbraio con l’approvazione del decreto Pnrr, segna l’inizio di una nuova era per la digitalizzazione nel paese.
IT Wallet: funzionalità e benefici
L’IT Wallet si presenterà in due varianti: una pubblica e una privata. La versione pubblica offrirà l’opportunità di raccogliere documenti di valore legale, come la carta d’identità, la patente digitale e la tessera sanitaria. Questi documenti potranno essere mostrati alle autorità competenti all’occorrenza, facilitando procedure come i controlli in aeroporto, il noleggio di auto o il check-in negli hotel.
D’altro canto, la versione privata del portafoglio digitale conterrà documenti strettamente personali, accessibili solo con autorizzazione dell’Agenzia per l’Italia Digitale. Questa distinzione garantisce non solo una maggiore sicurezza ma anche la possibilità di avere un controllo più diretto e personale sui propri dati.
Accessibilità e rilascio in Italia
L’accesso all’IT Wallet sarà possibile attraverso l’app IO, un’interfaccia già conosciuta dai cittadini italiani per la gestione di servizi pubblici digitali. La sua implementazione è stata affidata all’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato insieme alla società PagoPa, entrambi attori chiave nel panorama della digitalizzazione italiana.
L’attesa per l’attivazione dell’IT Wallet è palpabile, con previsioni che indicano una possibile disponibilità tra la fine del 2024 e l’inizio del 2025. Una fase di test preliminare sarà fondamentale per assicurare la stabilità e l’efficacia del sistema prima del rilascio ufficiale.
I documenti iniziali che verranno integrati includeranno la patente di guida digitale, la tessera sanitaria e la carta europea della disabilità, segnando il primo passo verso un’ampia digitalizzazione dei documenti personali degli italiani.